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Ho sognato un angelo
Drammatico, Commedia
L'improvvisa morte per malattia di Trina, la figlioletta di sei anni, ha creato un incolmabile solco di silenzio e incomunicabilità tra Julie e Roger. Prima di lasciare il domicilio coniugale, la donna, attraverso un album di famiglia costituito soprattutto dai dischi della loro vita, ripercorre le tappe del loro matrimonio.
Dal loro primo incontro in un negozio di dischi, sulle note di You were meant for me, al matrimonio, alla vigilia del viaggio in Giappone del marito, come corrispondente asiatico di un giornale newyorchese, seguito da un'avventurosa prima notte di nozze nel treno che lo conduceva all'imbarco. Le note di Japanese Sandman, le ricordano, poi, il soggiorno nel paese del Sol Levante, conclusosi con un drammatico terremoto, la perdita del figlio di cui era incinta e la rivelazione di non poterne più avere.
La successiva decisione di adottarne uno si era poi dovuta scontrare con l'incerta situazione economica della famiglia: Roger aveva incautamente sperperato i proventi di una piccola eredità in un'improbabile avventura editoriale in un piccolo giornale di provincia, il Rosalia Courier. Ma, con l'aiuto dello Zio Applejack, confidente di vecchia data dei due e factotum al giornale, e di Miss Oliver, responsabile dell'orfanotrofio locale, insieme erano riusciti a superare i momenti di sconforto e le difficoltà burocratiche.
Le note di Holy Night, Silent Night accompagnano il ricordo della prima recita natalizia di Trina, adottata a sole cinque settimane di vita e divenuta ormai una promettente bambina. Poco dopo il tragico esito finale.
Roger raggiunge Julie, pronta per la partenza. Non ha argomenti da opporle. Concorda con lei sul fatto di aver fallito, di non averle saputo offrire calore e sostegno nel momento in cui ne aveva più bisogno. Nel momento dell'addio giunge una telefonata di Miss Oliver. Ci sarebbe un bambino da adottare: "...Età: due anni, carattere: allegro, occhi: blu, capelli: biondi, fossetta sul mento." L'identikit che Julie e Roger avevano presentato alla loro prima richiesta di adozione. Si ricomincia... (Wikipedia)
Titolo originale: Penny Serenade
Regia: George Stevens
Interpreti e personaggi: Irene Dunne, Cary Grant, Beulah Bondi
Soggetto: Martha Cheavens
Sceneggiatura: Morrie Ryskind
Produttore: George Stevens e Fred Guiol (associato)
Casa di produzione: Columbia Pictures Corporation
Distribuzione (Italia): CEIAD Columbia (1947)
Fotografia: Joseph Walker e Franz Planer (non accreditato)
Montaggio: Otto Meyer
Musiche: W. Franke Harling
Scenografia: Lionel Banks Cary Odell (associato, non accreditato)
Anno: 1941
Durata: 119 min
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA